Questa settimana abbiamo pubblicato Mapping Diversity , un progetto ideato e prodotto dal data team di OBCT nell'ambito dello European Data Journalism Network (EDJNet), la rete europea del giornalismo di dati che coordiniamo. Alla realizzazione di Mapping Diversity hanno contribuito lo studio di design Sheldon.studio e una serie di testate da diversi Paesi: BiQdata/Gazeta Wyborcza (Polonia), Denik Referendum (Cechia), Divergente (Portogallo), El Orden Mundial (Spagna), EUrologus/HVG (Ungheria), iMEdD (Grecia) e Voxeurop (Francia).
Gli amanti dei treni come me non possono che guardare con soddisfazione alla nuova ondata di politiche che cercano di contrastrare la crisi climatica in Europa. Nell'ultimo ventennio il boom dei voli a basso costo aveva tristemente comportato un declino per i collegamenti ferroviari a lunga distanza, compresi i treni notte. Adesso invece la tendenza si sta invertendo, principalmente per ragioni legate al clima.
All’inizio del decennio scorso, l’Unione europea si era proposta di dimezzare il numero di morti provocate da incidenti stradali entro il 2020. L’obiettivo è stato mancato, anche se il numero di morti è diminuito del 37% in dieci anni.
Da quando è iniziata la pandemia COVID-19, i tentativi di monitorarne l'impatto si sono scontrati coi grossi limiti dei dati disponibili: parziali, poco aggiornati, rilevati in modi diversi tra zone o periodi differenti.
Circa un terzo dei cittadini europei è su Instagram. Benché sia il secondo social network più utilizzato in Europa dopo Facebook, rimane una piattaforma poco trasparente. Non sono chiari ad esempio i criteri che determinano la circolazione o meno di alcuni post, dato che a ciascun utente vengono mostrati solo i “contenuti più rilevanti” tra quelli pubblicati dalle persone o pagine che segue.
I partiti europei premiati di più dai sondaggi condotti dopo le elezioni europee del 23-26 maggio sono quelli che hanno una posizione netta a favore o contro l'Unione europea, come quelli affiliati con il gruppo Renew Europe o con Identità e Democrazia al Parlamento europeo. Nel loro complesso questi partiti hanno guadagnato consensi, in linea con la crescente polarizzazione dell'elettorato tra cosmopoliti e sovranisti.
I parlamentari europei eletti in Romania e Bulgaria fanno valere il loro peso molto più dei colleghi di tanti altri paesi, comprese l’Italia e la Francia. A dirlo è un indicatore messo a punto da VoteWatch Europe , il principale sito di riferimento per il monitoraggio dell’attività degli europarlamentari.
Nonostante la crescente influenza dei movimenti e dei partiti razzisti in Europa, nel complesso la xenofobia non è in aumento nelle città europee. Anzi, tra il 2009 e il 2015 l’atteggiamento dei cittadini nei confronti degli stranieri è migliorato nella media - anche se esistono eccezioni e controtendenze notevoli (e non va dimenticato che i contesti urbani sono spesso più aperti rispetto alle altre zone).
Nell'andamento dei flussi turistici in Europa, la crescita corposa e costante dei Balcani come meta di viaggi e vacanze costituisce una delle tendenze più significative degli ultimi anni. Nel periodo 2013-2016, sei sono i paesi europei dove i pernottamenti dei turisti stranieri sono aumentati ogni anno a un tasso superiore del 10%: Islanda a parte, si tratta esclusivamente di paesi balcanici (Albania, Bosnia Erzegovina, Serbia, Kosovo e Romania). L'unico paese della regione che pare rimanere ai margini del boom turistico in corso è la Bulgaria, anche se la situazione sta cambiando.
Quando nel 1979 furono organizzate le prime elezioni dirette del Parlamento europeo, le aspettative erano alte. Era la prima volta che un'assemblea continentale veniva eletta direttamente dai cittadini: doveva essere un modo per rendere meno lontane le istituzioni comunitarie, bilanciare il peso crescente del Consiglio europeo e iniziare a slegare la politica europea dalle dinamiche nazionali. La risposta degli elettori fu buona, tanto che il tasso di partecipazione di allora non è mai più stato raggiunto.